Se stai pensando di avviare la tua attività come lavoratore autonomo o piccola impresa, l’apertura della Partita IVA è un passo fondamentale. Spesso si pensa che l’apertura in sé sia completamente gratuita, ed è vero in parte, ma è importante essere consapevoli di tutti i costi, sia iniziali che di mantenimento, per pianificare al meglio la tua avventura imprenditoriale.
Costo di Apertura: La Pratica e le Autorizzazioni
L’apertura “semplice” della Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate è gratuita, ad eccezione del compenso per l’eventuale professionista (come il tuo commercialista) che si occupi della pratica. Tuttavia, a seconda della natura della tua attività e della sua inquadramento, potrebbero essere necessarie diverse autorizzazioni, ognuna con i propri costi:
- Iscrizione al Registro delle Imprese: Questo passaggio è obbligatorio per molte attività e i costi possono variare a seconda della forma giuridica e della Camera di Commercio competente.
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): Se la tua attività rientra in determinate categorie (commerciali, artigianali, ecc.), dovrai presentare la SCIA al Comune. I costi amministrativi variano da comune a comune.
- PEC (Posta Elettronica Certificata) e Firma Digitale: Strumenti ormai indispensabili per comunicare con la Pubblica Amministrazione e firmare digitalmente documenti. Il costo della PEC parte da circa 10€ all’anno, e anche la firma digitale ha un suo costo.
Costi di Mantenimento: I Contributi Previdenziali
La voce di spesa più significativa per chi ha una Partita IVA sono senza dubbio i contributi previdenziali. L’ammontare varia considerevolmente in base all’inquadramento della tua attività (gestione separata INPS, artigiani e commercianti, ecc.).
- In linea di massima, è fondamentale preventivare una spesa di almeno 5.000€ all’anno per i contributi, da versare a rate trimestralmente. È importante sottolineare che questa cifra è indicativa e va pagata anche in assenza di guadagni (discorso a parte per la Gestione Separata che non ha i minimali trimestrali).
- Al momento della definizione del tuo inquadramento, valuteremo attentamente eventuali sconti contributivi o regimi agevolati che potrebbero ridurre questo importo.
Tasse: Scegliere il Regime Fiscale Giusto
In Italia, principalmente si può optare tra due regimi fiscali:
- Regime Forfettario (senza IVA): Generalmente la scelta più semplice ed economica all’inizio. Prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva sull’imponibile (una percentuale dei ricavi), con un’aliquota ordinaria del 15%, che può scendere al 5% per i primi anni in presenza di determinati requisiti. In questo regime non si applica l’IVA.
- Regime Ordinario (con IVA): Più complesso dal punto di vista contabile e fiscale, prevede l’applicazione dell’IVA sulle vendite e la detrazione dell’IVA sugli acquisti, oltre all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) con aliquote progressive.
Altri Costi da Considerare:
Oltre a quanto menzionato, ci sono ulteriori spese da tenere in considerazione:
- Diritto Camerale Annuale: Un tributo annuale da versare alla Camera di Commercio, con un costo variabile tra i 50 e i 100€ circa.
- Costi di Gestione Contabile (Commercialista): Affidarsi a un commercialista è fondamentale per la corretta gestione fiscale e contabile della tua attività. I costi variano in base al regime fiscale scelto, al volume di lavoro e alla complessità della tua attività.
Conclusioni
Aprire una Partita IVA è un passo importante che comporta diversi costi, sia iniziali per le pratiche e le autorizzazioni, sia continuativi per i contributi previdenziali, le tasse e la gestione contabile. È fondamentale avere una chiara comprensione di queste spese per poter pianificare adeguatamente la tua attività e prendere decisioni informate.
Se stai pensando di aprire la tua Partita IVA o hai bisogno di una consulenza per capire meglio i costi e il regime fiscale più adatto alla tua situazione, non esitare a contattarci. Siamo qui per supportarti in ogni fase del tuo percorso imprenditoriale.